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Nasce in Messico il primo impianto alimentato a cactus. L’azienda Nopalimex ha realizzato un digestore che produce  biogas per ben 8 tonnellate al giorno, produzione che sarà utilizzata per alimentare i veicoli della città di Zitacuaro e Michoacan.
L’idea, arrivata dal fondatore Rogelio Sosa nel 2007, aveva inizialmente l’unico obiettivo di ridurre i costi di quella che allora era l’attività primaria di un’azienda produttrice di tortilla. Nello stesso anno l’imprenditore messicano ha deciso di coinvolgere nel progetto il ricercatore Miguel Aké Madera, dell’Instituto Politécnico Nacional realizzando il primo digestore su piccola scala; lo scopo era quello di trasformare i cactus in energia termica da sfruttare per la produzione di tortilla e patatine. E il successo del progetto ha convinto i due manager ad attuare l’idea su una scala più grande.
Ma com’è possibile ricavare da questa preziosa pianta una fonte rinnovabile? Il processo è molto semplice: i frutti vengono prima purificati, miscelati al concime, e poi lasciati a decomporsi affinché possano generare metano. Un grande beneficio per la popolazione messicana, in quanto il gas è usato come combustibile per dare elettricità a 300 abitazioni riducendo del 50% i costi rispetto all’energia derivante dalla rete elettrica.
È stato infatti stimato che questo combustibile derivato dai cactus fa diminuire l’utilizzo del gasolio di almeno il 40%; a trarne vantaggio è anche la stessa azienda produttrice, che è riuscita ad abbattere i costi delle bollette elettriche.
Per il Messico questo progetto rappresenta un grande esempio concreto del potenziale delle energie rinnovabili che nel prevede arrivino a quota 35% nel mix energetico.
Una grande sfida per raggiungere un obiettivo sostenibile che aiuterà a migliorare lo stile di vita e i consumi della popolazione, e che contribuirà alla salvaguardia del nostro Pianeta

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