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L’Autorità per l’energia con la delibera 501/2014 ha stabilito i nuovi criteri di redazione delle bollette, punto di arrivo di un processo di semplificazione e razionalizzazione che ha riguardato sia i clienti del mercato tutelato che quelli del mercato libero (utenti domestici e PMI).
La bolletta della luce è ricca di voci, grafici e tabelle spesso difficili da interpretare. La buona notizia è che dal 1 gennaio 2016, l’Autorità per l’Energia ha previsto delle modalità più chiare e sintetiche per redigere la bolletta. È la cosiddetta bolletta 2.0 che dopo aver letto la nostra guida non avrà più segreti per voi.
I paragrafi che seguono contengono la descrizione delle diverse informazioni che vengono inserite in bolletta. Se volete approfondire l’argomento potete consultare il sito dell’Autorità pe l’energia, oppure contattarci al numero 800 66 15 66 (rete fissa) e 075 78 24 157 (rete mobile).

  1. Dati del cliente e della fornitura

Sono quelli che indentificano:

  • il titolare del contratto (persona fisica o giuridica in caso di aziende)
  • l’indirizzo di recapito della fattura (che può essere diverso da quello in cui viene fornita l’energia elettrica)
  • il punto fisico in cui avviene la fornitura (diviso in indirizzo di fornitura e codice POD),
  • il tipo di mercato nel quale avviene la fornitura
  • i recapiti del servizio guasti, per la richiesta di informazioni e/o reclami
  • le caratteristiche tecniche della fornitura (potenza disponibile, potenza impegnata, livello massimo di potenza prelevabile)
  • la tipologia di cliente servito (utenza domestica, residente/non residente, con pompa di calore, etc.).

I destinatari del Bonus elettrico trovano un ulteriore voce che indica che il bonus è attivo e il mese e l’anno in cui dovrà essere rinnovata la richiesta.

  1. Dati relativi alla bolletta
  • estremi della bolletta: contengono il numero progressivo della bolletta, la data di emissione, ed il periodo di riferimento
  • scadenza: indica l’ultimo giorno disponibile per il pagamento della fattura
  1. Dati su letture, consumi ed eventuali ricalcoli
  • letture e consumi: raccolgono i dati registrati dal contatore che possono essere letture rilevate automaticamente o comunicate dal cliente (autolettura). Sono indicati anche i consumi ottenuti dalla differenza tra due letture successive. I consumi fatturati possono comprendere sia i consumi effettivi, sia quelli stimati. Se il contatore lo permette le letture dei consumi vanno indicate suddivise per le relative fasce orarie di consumo. Le bollette delle PMI devono indicare anche l’energia reattiva fatturata.
  • consumi stimati fatturati in bollette precedenti: può capitare che in bolletta vengano restituiti importi già pagati in bollette precedenti per consumi già stimati. Tali importi devono essere indicati in bolletta specificando il periodo ed i consumi stimati e l’importo già pagato che viene restituito.
  • ricalcoli: sono indicati solo nelle bollette nelle quali vengono ricalcolati consumi passati già fatturati in bollette precedenti. Deve essere indicato il motivo ed il periodo del ricalcolo, gli importi oggetto del ricalcolo e quelli da addebitare o accreditare al cliente.
  1. Informazioni sui pagamenti ed eventuali rateizzazioni
  • modalità di pagamento: indica le modalità con le quali il cliente può provvedere al pagamento delle fatture. Per il servizio di maggior tutela deve essere indicata almeno una modalità di pagamento gratuita.
  • informazioni sui pagamenti: indica la situazione dei pagamenti precedenti e le procedure ed i costi a carico del cliente nel caso in cui il fornitore dovesse procedere al recupero di pagamenti scaduti o nel caso di sospensione/riattivazione della fornitura per morosità
  • rateizzazione: nei casi previsti dall’Autorità per l’energia, il cliente può richiedere la rateizzazione dei pagamenti. In questi casi la bolletta deve indicare le modalità ed i termini con i quali fare richiesta di rateizzazione degli importi fatturati.
  1. Sintesi degli importi fatturati, voci di spesa e prezzi unitari

La bolletta deve contenere l’indicazione sintetica degli importi da pagare rappresentati graficamente (con un grafico a torta o un altro tipo di grafico scelto dal proprio fornitore).
Le voci di spesa presenti in tutte le bollette sono:

  • Spesa per la materia energia
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore
  • Spesa per oneri di sistema
  • Imposte

Per saperne di più sulle voci di spesa inserite in bolletta visita il sito dell’Autorità per l’energia o seguici su Facebook ed Instagram con l’hashtag #bollettatrasparente.
Tra le voci di spesa, in casi particolari, possono essere inserite ulteriori voci relative a ricalcoli, bonus sociale, canone tv o altre partite.
Chi vuole può comunque richiedere al proprio fornitore di ricevere insieme alla bolletta un documento aggiuntivo con gli elementi di dettaglio contenente per ogni voce di spesa sintetica i prezzi unitari, le quantità fatturate e i relativi importi da pagare.

  • dettagli sul calcolo delle imposte: in bolletta viene indicata l’aliquota delle imposte previste dalla normativa fiscale (accisa e IVA), le quantità alle quali l’aliquota viene applicata ed il relativo importo da pagare.
  • dettagli per la voce di spesa “altre partite”: è una voce di spesa presente solo quando nella fattura vengono accreditati o addebitati al cliente importi diversi da quelli che devono essere compresi nelle altre voci di spesa indicate nel riepilogo.
  1. Costo medio unitario
  • costo medio unitario della bolletta: si tratta del costo medio di ogni kWh ottenuto dal rapporto tra quanto complessivamente dovuto (al netto della voce “altre partite”) ed i kWh fatturati. Anche se tale costo non corrisponde al costo effettivo di un kWh, in quanto risente di importi di diverso genere considerati nel calcolo, il cliente può comunque utilizzare questa informazione per avere un’idea del costo medio della sua fornitura.
  • costo medio unitario della spesa per la materia energia: corrisponde al costo medio di un kWh ottenuto come rapporto tra la voce “Spesa per la materia energia” contenuta in bolletta ed il totale dei kWh fatturati. Anche in questo caso il cliente può avvalersi di questo dato per effettuare una prima valutazione del costo della propria fornitura tenendo, però, presente che il valore ottenuto risente di importi di diverso genere usati come base di calcolo.
  1. Elementi presenti periodicamente nella bolletta

Una volta l’anno o quando ne ricorrano le condizioni devono essere incluse in bolletta le seguenti voci:

  • dettaglio consumi degli ultimi 12 mesi: consente al cliente di monitorare l’andamento dei suoi consumi nel corso dei 12 mesi passati. Qualora il contatore installato lo consenta i consumi devono essere suddivisi per fascia oraria.
  • data di attivazione della fornitura: generalmente non corrisponde alla data di sottoscrizione del contratto, ma a quella di primo avvio della fornitura o alla data di decorrenza di un subentro o di una voltura. È presente nella prima bolletta ricevuta dal proprio fornitore o in quella dalla quale decorrono le nuove condizioni contrattuali.
  • tensione di alimentazione: è il valore nominale della tensione della rete a cui il cliente è allacciato: generalmente 220 Volt per le forniture domestiche e 380 Volt per quelle trifase.
  • mix energetico: sono i dati relativi alla fonte di provenienza dell’energia elettrica venduta al cliente e quella venduta complessivamente in Italia. Ad ogni tipologia di fonte (carbone, gas, rinnovabili, prodotti petroliferi, nucleare o altro) corrisponde una quota percentuale. Questa sezione deve essere inserita in bolletta almeno ogni quattro mesi.
  • informazioni su aggiornamenti di prezzi e tariffe: ogni qualvolta vengono stabiliti aggiornamenti dei prezzi, questi vanno indicati in bolletta riportando per esteso le relative delibere dell’Autorità e la data di decorrenza degli stessi.

Per essere sempre aggiornato sul contenuto delle diverse voci inserite in bolletta segui le nostre pagine ufficiali su Facebook ed Instagram utilizzando l’hashtag #bollettatrasparente.

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